Zanzibar è un’isola unica che va visitata almeno una volta nella vita. Le sue spiagge bianchissime e il mare di colore fenomenale, con le sue maree che avanzano e si ritirano due volte al giorno scoprendo quasi un chilometro di altra sabbia candida ogni volta, sono tra gli spettacoli più belli del mondo.
Crocevia commerciale e culturale per secoli, questo luogo è per certi versi molto africano e per altri arabo e persino europeo.
Le specialità culinarie sono famose quanto le sue spezie.
Qui si può fare una vacanza di totale relax e contemplazione, si può vivere in barca da mattino a sera, si possono esplorare chilometri di spiagge deserte orlate di palme, si possono osservare animali e piante. È possibile anche scegliere il lusso e l’intrattenimento e persino fare del volontariato.
Per chi intende approcciarsi al continente africano per la prima volta è il posto ideale, accogliente e privo di pericoli.
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Stone Town
Capitale di Zanzibar, è una città sorprendente, ricca di storia e di cultura. Visitandola, si passa da mercati tipicamente orientali a viuzze e cortili che ricordano molto certi paesi del sud dell’Europa, fino ad arrivare a costruzioni tipiche del colonialismo. Ci sono molti luoghi da vedere, come il palazzo del sultano e l’antico mercato degli schiavi, ma anche il semplice girare per le strade e l’entrare in bar e negozi riserva sempre una sorpresa. Ci sono numerose piccole locande frequentate dalla gente del luogo, che pranza a self service. Entra in uno di questi senza paura e togliti lo sfizio di ordinare a caso per gustare una cucina semplice e dai sapori sconosciuti ma sorprendentemente buoni.
Jozani Forest
Una vera e propria foresta, che è anche parco nazionale, ricca di piante e fiori a volte di dimensioni sinaspettate. Lì si trovano scimmie chiamate Colubo Rosso, che sono endemiche dell’isola. È facile incontrarle perché sono ovviamente molto curiose e fanno capolino in cerca di cibo. Con meno frequenza si possono avvistare dei lemuri, i cercopitechi a diadema e il cercopiteco grigio-verde. Puoi scegliere se fare una visita veloce senza addentrati troppo nella foresta oppure fare un’escursione più lunga, specie se sei un appassionato di flora e fauna. In questo caso sarà bene portarsi degli scarponcini e vestire in modo da coprire gambe e braccia, oltre che usare un repellente per le zanzare.
Forodhani market
Il pomeriggio tardi, a Stone Town si apre il coloratissimo Forodhani Market dove si può gustare il famoso cibo di strada di Zanzibar che è un mix di culture e di sapori speziati. Si trovano tutti i prodotti freschi, tra cui frutta e verdura, ma il pezzo forte sono il pesce e la carne grigliati, serviti con in pane Naan e palline di patate fritte. Alcune donne siedono dietro a grosse padelle nelle quali friggono i samosa indiani e altri involtini deliziosi, che ti porgono avvolti nella carta. È l’occasione giusta per togliersi qualche curiosità culinaria girando per bancarelle. Ricorda che dopo il tramonto i Dalla Dalla, gli autobus locali, non fanno servizio, quindi se abiti fuori Stone Town dovrai prendere un taxi.
Palace Museum
Detto anche il Palazzo del Sultano è un’opera architettonica tra le più antiche di Zanzibar. Costruito agli inizi del 1900 risale al dominio arabo dell’isola e dopo la rivoluzione del 1964 è diventato la sede del governo zanzibarino ed è stato ribattezzato Palazzo del Popolo. Si affaccia sull’oceano e ha numerose stanze arredate in stile fiabesco, mentre l’intera struttura si articola in più parti e è immersa in splendidi giardini. Un’ala è adibita a museo e mette in mostra alcuni oggetti e mobili appartenuti alle famiglie dei sultani che hanno vissuto lì.
House of Wonders
Situato sul lungomare della parte vecchia di Stone Town, questo palazzo fu costruito nel 1883 dal secondo sultano di Zanzibar con lo scopo di celebrare la modernità e impressionare i visitatori in arrivo con una struttura di accoglienza che facesse percepire tutta la sua grandiosità. Fu presto ribattezzato Casa delle Meraviglie perché fu il primo edificio dell’isola ad avere l’elettricità e addirittura il primo edificio di tutta l’Africa dell’Est ad avere un ascensore. Fu una delle abitazione del sultano e del suo harem fino al 1911. Oggi ospita il museo di cultura africana della costa orientale in particolare Swhaili e Zanzibarina.
Il vecchio forte
Costruito dagli arabi dopo avere sconfitto i portoghesi nel 1699 i forte di Zanzibar è una grande struttura quadrata di mura spesse sormontate da merli che racchiude alcune case che erano lì in precedenza tra cui anche una chiesa cattolica portoghese. Negli anni è stato usato come prigione, come deposito e persino come stazione di partenza di una linean ferroviaria. Vi fu aggiunto un cortile dove potessero stare le donne e un anfiteatro che oggi ospita il film festival di Zanzibar. Durante il giorno nel cortile principale c’è un mercato di bancarelle.
Mangiare al ristorante “The Rock”
The Rock è un piccolo faraglione che svetta a pochi metri dalla riva della spiaggia di Michamwi Pingwe. Con la bassa marea lo si raggiunge a piedi e con quella alta si una un piccolo barchino per un tragitto di pochi metri. Poi si sale la scaletta ed ecco che il sogno, che soltanto un italiano poteva realizzare, diventa realtà. Arredato con eleganza in stile locale, aperto sull’oceano, il ristorante serve i piatti di pesce della nostra migliore cucina, o anche solo un perfetto caffè shakerato. I prezzi non sono bassi, ma a occorre tenere conto che parte l’unicità della location, il pesce arriva direttamente dalle barche che al ritorno ormeggiano proprio lì sotto.
Le spiagge di Nungwi and Kendwa
Queste spiagge, nel nord dell’isola, sono tra le più belle e le più famose di Zanzibar grazie anche al fatto che in questa zona il fenomeno delle maree è più attenuato. Se questo riduce per certi versi lo spettacolo inusuale di vedere il mare ritirarsi per oltre un chilometro dalla spiaggia e oppure ricoprire quanto aveva scoperto a una velocità impressionante, è vero che qui potrai nuotare in tranquillità a quasi tutte le ore del giorno. Le due spiagge sono adiacenti e molto frequentate. Ci son bar e ristoranti e la sera ci sono delle piccole discoteche o dei bar sulla spiaggia. Nulla di frastornante, ma sufficiente a intrattenersi nello stile rilassato di Zanzibar.
Full Moon Party a Kendwa Rocks
Ogni mese ci celebra il Full moon party nelle spiagge del nord si Zanzibar. La più famosa è quella che si svolge di a Kendwa Rocks e richiama alcuni artisti tanzani famosi, cantanti locali e dj. Ci sono diversi bar sulla spiaggia, c’è un palco e una zona per ballare, mentre giocolieri si aggirano tra il pubblico seduto ai tavolini sulla sabbia. Molte persone arrivano da Dar es Salaam con il traghetto per partecipare al Full Moon Party, quindi se ti capita di essere lì non perdere l’occasione di osservare questi visitatori locali, spesso di origine europea. Approfitta anche per goderti le sessioni di percussioni, spesso viste in altri luoghi, ma che qui sono africane davvero.
Fare la spesa al Darajani Market
Nella parte vecchia di Stone Town c’è una costruzione che risale ai primi del novecento e che ospitava l’antico mercato della città. Ora le bancarelle si sono diffuse anche all’esterno e molti venditori arrivano in bicicletta con le loro mercanzie allestendo piccoli tavolini. Si trova un po’ di tutto, dai giocattoli cinesi ai liquori fatti in casa. Potrai acquistare il tipico copricapo islamico zanzibarino chiamato Kofia e fare scorta di datteri deliziosi assieme ad altra frutta, verdura e spezie. All’interno della costruzione si trovano i banchi di pesce e di carne. Intorno al mercato troverai dei ristorantini semplici dove fermarti per il pranzo e gustare un piatto di pesce in salsa d cocco o di carne con il curry.
Lezione di cucina locale
La cucina di Zanzibar è famosa, e imparare le basi del mix di spezie che costituiscono le salse principali ti permetterà di insaporire i tuoi piatti in modo insolito stupendo gli amici. Ci sono alcuni corsi di cucina organizzati dai resort più grossi oppure a Stone Town, ma il modo più semplice è quello di chiedere in giro: ci sono molte iniziative, organizzate principalmente di associazioni di volontariato che propongono ai turisti di cenare nelle case di famiglie selezionate. Un bel modo per socializzare, scoprire le tradizioni culinarie più semplici e vere e al tempo stesso gustare ottimo cibo a prezzo contenuto.
Prison Island
Il suo nome vero è Changu Island, isola delle tartarughe. È un parco dove vivono molte tartarughe delle Seychelles che furono portate sull’isola dal Sultano di Zanzibar due secoli fa. Si possono toccare, cibare e fotografare. Sull’isola fu anche costruita una prigione che non entrò mai in funzione ma divenne un posto di quarantena durante un’epidemia di febbre gialla. Molti abitanti di Zanzibar credono comunque che questa prigione, oggi trasformata in un hotel, fosse un luogo dove erano detenuti gli schiavi prima della loro deportazione. L’escursione a Prison Island è spesso abbinata a quella di Nakupenda ed è una delle più gettonate: aspettati quindi un certo affollamento dei luoghi che andrai a visitare, soprattutto in alta stagione.
Snorkeling nell’atollo di Mnemba
L’atollo di Mnemba, a soli 15 minuti di navigazione dalla costa nord est di zanzibar è un isolotto privato di una circonferenza di 1,6 chilometri, circondato da una vasta barriera corallina. La spiaggia è di sabbia così bianca e fine che pare borotalco e qui le foto dell’acqua non richiedono filtri: il colore è esattamente quello, azzurro chiarissimo, trasparente come vetro. Le barche delle escursioni ormeggiano a una certa distanza dalla spiaggia e da lì ci si può tuffare per lo snorkeling. Tra delfini che spesso fanno capolino, barracuda, piccoli squali e migliaia di altre creature marine, porterai a casa ricordi bellissmi. A fine giornata l’escursione prevede una grigliata di pesce, su un’altra splendida spiaggia di Zanzibar.
Tour delle spezie
Le isole di Zanzibar e Pemba sono conosciute in tutto il mondo come aree di coltivazione di spezie pregiate, un’attività commerciale voluta dai sultani del passato, quando il commercio delle spezie era particolarmente proficuo. Il giro di questa piantagione che si trova a circa 20 km da Stone Town dura alcune ore durante la quali si passeggia all’ombra delle piante scoprendo quella del pepe, della vaniglia, fino a quelle di chiodi di garofano, cardamomo, citronella , zafferano e noce moscata, da cui i locali ricavano anche un decotto blandamente rilassante. Puoi raggiungere la piantagione in taxi o in bus oppure partecipare a un tour di gruppo. Ricorda di portarti un repellente per le zanzare.
Godersi il tramonto
Zanzibar è un’isola che ha splendide spiagge sia a est che a ovest, quindi se vuoi goderti lo spettacolo di un sole gigantesco che sorge o tramonta sull’acqua, hai tutta la scelta che vuoi. La giornata dura una media di 12 ore e il tramonto è tra le 5 e le 6 di sera. Se le spiagge di Nungwi e Kendwa sono tra le più famose per godersi un tramonto indimenticabile, c’è da dire che anche guardarlo da Stone Town, magari l’ultima sera di vacanza, può costituire un’esperienza bella e nostalgica. Vai sulla terrazza dell’Africa House Hotel, accomodati sulle poltrone e ordina un drink, in attesa che la natura si mostri in tutta la sua potente bellezza.
Nakupenda
A poca distanza da Stone Town, tra le acqua basse e la barriera corallina che si trova davanti alla costa, c’è una lingua di sabbia chiamata Nakupenda, che emerge dalla marea per poche ore al giorno. La sabbia è finissima e bianca in modo accecante e l’acqua circostante è trasparentissima. Puoi prenotare un’escursione in barca per andarla a vedere e fare snorkeling nella vicinissima barriera corallina. L’escursione spesso comprende il pranzo a base di pesce grigliato. Portati cappelli e una crema solare: sarà una giornata di luce e mare scintillante. Poiché la zona è visitabile per poche ore al giorno, spesso è affollata di barche di turisti, ma a parte questo si tratta di un posto incredibile.
Kizimkazi
Kizimkazi è un villaggio di pescatori in una splendida baia a sud di Zanzibar. È diventata una meta di escursioni perché al largo della baia ci sono molti branchi di delfini e partendo presto la mattina si viene portati dalle barche per guardarli da vicino con la maschera. Purtroppo la cosa è diventata eccessiva e ci sono troppe barche che spesso rischiano di cozzare e che inseguono a tutta velocità ogni pinna avvistata. Se vuoi partecipare a questa escursione nel rispetto della fauna e del quieto vivere locale affidati a una buona organizzazione. Se invece preferisci osservare il villaggio, sappi che vi troverai molte cose interessanti, legate alla vita lavorativa e sociale dei suoi abitanti.