cosa vedere a palermo

Palermo, così come l’intera Sicilia, ha subito nel corso della sua storia numerose conquiste e dominazioni, da parte di greci, fenici, romani, arabi fino agli spagnoli.

Tutti questi popoli hanno lasciato una traccia indelebile in città, contribuendo a formare quell’immenso patrimonio storico-artistico vanto di Palermo: molte delle chiese e dei palazzi sono stati infatti riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Il capoluogo siciliano traduce questa multietnicità anche nella sua gastronomia, fatta di cibi gustosi, da assaggiare magari nei mercati caratteristici della città, sotto il sole che bacia questa terra, rendendola per la maggior parte dell’anno mite e calda come la sua gente.

Palazzo dei Normanni

Tra via Maqueda e via Vittorio Emanuele sorge Palazzo dei Normanni, antica fortezza araba risalente al IX secolo e oggi sede dell’Assemblea Regionale Siciliana.
All’interno di quella che è considerata la più antica residenza reale di tutta Europa, potrai visitare il Cortile Maqueda con le eleganti logge rinascimentali, la Sala d’Ercole affrescata con temi mitologici e la Torre Pisana: questa custodisce al suo interno la Stanza del Tesoro e la Sala di Re Ruggero decorata con splendidi mosaici bizantini raffiguranti scene di caccia.

Catacombe dei Cappuccini

Nel cuore del quartiere Zisa, nei sotterranei del Convento dei Cappuccini adiacente alla Chiesa di Santa Maria della Pace, ti ritroverai in un luogo tanto macabro quanto suggestivo: si tratta di catacombe scavate nel tufo dove sono custoditi centinaia di corpi ottimamente conservati.
Scorgerai frati morti nel lontano ‘500, nobildonne dalle ricche vesti, vergini in abito bianco e bambini: tra questi c’è la piccola Rosalia Lombardo morta di polmonite nel 1920, preservatasi tanto bene da sembrare quasi addormentata in un lungo sonno.

Cattedrale di Monreale

Raggiungendo la città di Monreale, ad appena 8 km da Palermo, avrai l’opportunità di vistare la Cattedrale di Santa Maria Nuova, gioiello arabo-normanno dichiarato Patrimonio dell’UNESCO.
L’interno a tre navate si presenta in tutta la sua monumentalità con diciotto granitiche colonne e il soffitto ligneo dorato.
Ad incantarti saranno però gli spettacolari mosaici bizantini dorati che occupano una superficie di ben 6400mq: raffigurano scene della vita dei santi, dell’Antico e del Nuovo Testamento, culminando poi con il Cristo Pantocratore al centro.

Quattro Canti

Tra Via Maqueda e via Vittorio Emanuele (strada più antica di Palermo chiamata anche Cassero), ti ritroverai al centro di Piazza Villena, nota anche come Quattro Canti.
Ammira le facciate dei quattro palazzi barocchi, decorati ognuno con quattro elementi: le protettrici di Palermo prima della venuta di Santa Rosalia, i sovrani, le stagioni e i fiumi che in passato attraversavano la città.
Goditi la bellezza decadente di questo slargo soprannominato anche “Teatro del Sole” perché in ogni momento della giornata una facciata è sempre rischiarata dalla luce del sole.

Teatro Massimo

In Piazza Verdi si erge il neoclassico Teatro Massimo Vittorio Emanuele, terzo teatro lirico più grande in Europa.
All’interno, decorato in sfarzoso stile ottocentesco, si trova la grande sala a ferro di cavallo con un’acustica pressocchè perfetta e un soffitto mobile elegantemente affrescato.
Quando entri nel teatro stai attento a non inciampare nell’ultimo gradino: è infatti la sorte che spetta a chi non crede all’esistenza del fantasma della Monachella, che pare infesti le sale del teatro.

Cattedrale di Palermo

Percorrendo via Vittorio Emanuele, raggiungi Piazza della Cattedrale sita all’ombra della Chiesa di Santa Vergine Maria Assunta in Cielo. La facciata ti rivelerà lo stile gotico-catalano del portale, quello arabo-normanno dell’abside e barocco della cupola.
All’interno riposano i sovrani Ruggero II e Federico II, oltre alle sacre spoglie di Santa Rosalia.
Visita poi la Stanza del Tesoro, dove è custodita la tiara in gemme, oro e perle appartenuta a Costanza d’Aragona, prima moglie del famoso Federico II di Svevia.

Cappella Palatina

All’interno del Palazzo dei Normanni si trova la Cappella Palatina, costruita nel XII secolo per volere del primo re normanno Ruggero II.
Dichiarata Patrimonio dell’UNESCO, questa basilica a tre navate presenta colonne in marmo cipollino e in granito, oltre a uno straordinario soffitto a Muqarnaṣ, ovvero decorato a stalattiti.
I mosaici bizantini dorati ti avvolgono come una ricca coperta: splendidi sono quelli del transetto, degli absidi e della cupola, oltre al Cristo Pantocratore tipico dell’arte religiosa bizantina.

Santa Maria dell’Ammiraglio

La Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio, nota anche come La Martorana, sorge in Piazza Bellini, raggiungibile attraverso via Maqueda.
Considerata una delle chiese bizantine più belle d’Italia, prende il nome da Eloisa Martorana, fondatrice dell’adiacente monastero alla quale Alfonso d’Aragona donò la chiesa.
I mosaici bizantini conservati sono antichissimi e narrano l’Annunciazione, la Natività, la Presentazione al Tempio e l’Assunzione di Maria in cielo.
Il Cristo Pantocratore decora meravigliosamente la cupola, nell’atto benedicente e circondato da profeti, santi e arcangeli.

Fontana Pretoria

All’incrocio tra via Vittorio Emanuele e via Maqueda, incontrerai la Fontana Pretoria definita dal Vasari “stupendissima fonte”.
Il fiorentino Camilliani l’ha progettata per i giardini di Don Luigi di Toledo a Firenze, per poi essere trasferita a Palermo per l’insolvenza del committente.
La fontana ellittica consta di tre vasconi concentrici e quattro scalinate: a decorarla vi sono una quarantina di statue raffiguranti i fiumi di Palermo e personaggi mitologici, tutti rigorosamente nudi: capirai dunque il motivo per cui è stata in passato soprannominata “la Fontana della Vergogna”.

Castello della Zisa

Il Castello della Zisa sorge nell’omonima piazza e si presenta come una costruzione quadrangolare in stile normanno risalente al XII secolo.
Scopri le bellezze di questo castello, in particolare la Sala della Fontana dove si trova una fontana dall’aspetto arabeggiante, sovrastata da uno sfavillante mosaico dorato.
Tra gli affreschi della Sala della Fontana c’è un’immagine raffigurante personaggi mitologici chiamati Diavoli: si racconta che custodiscano un tesoro segreto e che se li si osservi il giorno dell’Annunziata faranno di tutto per allontanarti dal Castello.

Monte Pellegrino

Considerato da Goethe “il più bel promontorio al mondo”, il Monte Pellegrino domina la costa palermitana, trovandosi tra il Golfo di Mondello e quello di Palermo.
Il monte è stato considerato sin dall’antichità un luogo fortemente mistico, dove si venerava in passato la divinità dell’acqua mentre oggi ospita il Santuario di Santa Rosalia.
Fatto di fianchi scoscesi e pianori, dalla cima, accanto alla statua di Santa Rosalia che scelse proprio il Monte Pellegrino come eremo, potrai godere di una vista spettacolare sulla spiaggia di Mondello.

Chiesa di San Cataldo

Accanto alla Chiesa della Martorana si trova la Chiesa di San Cataldo: l’edificio, costruito nel XII secolo sotto il regno di Ruggero II, era fino a un secolo fa riservato solamente ai Cavalieri di Gerusalemme e alle loro cerimonie.
All’esterno la chiesa ti apparirà come un quadrilatero in arenaria, con tanto di merlature e ghiere arabeggianti, ma soprattutto con le tre cupole rosse visibili da ogni punto di Palermo.
L’interno è austero e suggestivo, con pietra e mattoni a vista, illuminato da qualche lampada e dalla luce proveniente dalle finestre.

Spiaggia di Mondello

La Spiaggia di Mondello si trova a circa 11km dal centro di Palermo e puoi raggiungerla attraversando graziosi viali alberati.
L’arenile, incastonato tra Monte Gallo e il monte Pellegrino, è fatto di sabbia bianca ed è bagnato da un mare turchese dai bassi fondali.
A vederla faticherai a immaginare quale era in passato, ovvero una palude bonificata poi dal Principe Lanza di Scalea.
Alle spalle della Spiaggia di Mondello sorgono ville liberty, ristornati e locali che la rendono il cuore della movida palermitana, soprattutto in estate.

Chiesa di San Giovanni degli Eremiti

Vicino al Palazzo dei Normanni, sorge un’altra delle memorie arabo-normanne di cui è ricca Palermo: si tratta della Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, risalente alla prima metà del 1100 e restaurata a fine ‘800.
Davanti alle finestre ogivale e alle cupole rosse, ti sembrerà di trovarti a Cordoba o a Siviglia.
Il gioiello della chiesa è un chiostro normanno del XIII, circondato da colonnine binate che sorreggono archetti a sesto acuto e isolato dal resto della città da un lussureggiante giardino.

Museo Archeologico Regionale Antonio Salinas

In via Roma si trova il Museo Archeologico Regionale Antonio Salinas, all’interno di un palazzo del XVI secolo.
All’interno sono conservati reperti greci, romani, etruschi ed egizi: ti colpiranno in particolare la sezione archeologica sottomarina con ancore e anfore e la Tavola Selinuntina proveniente direttamente dal sito archeologico di Selinunte.
Di grande valore sono poi la Pietra di Palermo, ovvero parte di una stele con incisi nomi di faraoni egizi, il bronzeo Ariete di Siracusa del III a.C. e i graffiti rupestri dell’Addura.

Orto Botanico dell’Università degli Studi di Palermo

L’Orto Botanico dell’Università degli Studi di Palermo è nato nel 1779 con finalità scientifiche e didattiche e può essere considerato un vero e proprio Museo del Verde.
All’interno di questa oasi potrai ammirare più di 1200 specie vegetali esotiche tra le quali il Ficus Magnolioides i cui rami si estendono per molti metri, l’Albero del Sapone e un grande Papiro che si specchia nell’acqua punteggiata di ninfee.
Nel pittoresco Giardino d’Inverno crescono poi le piante da proteggere dai rigori invernali, come le buganvillea e le piante di caffè.

Mercato Vucciria

Nel cuore del Quartiere della Loggia, si trovano i banchi dello storico mercato della Vucciria, che ha ispirato Guttuso nel dipinto “La Vucciria”.
In attività dal XII secolo anche grazie alla vicinanza con l’antico porto fenicio, la parte più pittoresca del mercato è quella di Piazza Garraffello: le balate, ovvero le lastre di marmo dove si espone il pesce, hanno come cornice gli edifici ancora feriti dalle bombe della Seconda Guerra Mondiale e oggi decorati con la street-art di Uwe.

Mercato del Capo

Il Mercato del Capo è meno noto di quelli della Vucciria e di Ballarò, ma è altrettanto caratteristico: si trova non lontano dal Teatro Massimo, nell’antico quartiere degli Schiavoni.
Se cerchi pesce fresco, è questo il luogo dove puoi trovarlo, tra bancarelle in vie labirintiche che ti ricorderanno un Suq.
Una leggenda racconta che nei sotterranei della vicina Piazza Capo ci siano gallerie nascoste, un tempo covo della Setta dei Beati Paoli che agivano in difesa dei più deboli.

Chiesa del Gesù

Nel quartiere dell’Albergheria, sorge la Chiesa del Gesù che si distingue dagli altri edifici religiosi della città per il suo sfarzoso stile barocco.
Sulla semplice facciata di fine’500 puoi scorgere la statua della Madonna della Grotta che sovrasta il portale centrale.
Gli interni invece sono un tripudio di stucchi dorati, soffitti riccamente affrescati, putti e decori realizzati col sapiente uso di marmi tramischi e mischi. Bellissimo il complesso iconografico che decora il presbiterio e legato a scene del Vecchio e Nuovo Testamento.

Museo Palazzo Mirto Casa Museo

Tra via Lungarini e via Merlo, all’interno del seicentesco Palazzo Mirto, residenza dei principi Filangeri, si trova l’omonimo museo dove rivivrai un’epoca dove lo sfarzo caratterizzava il modus vivendi.
Passerai dal visitare la Cavallerizza, antiche scuderie al coperto con volte a crociera, all’immergerti in camere eleganti come Il Salone degli Arazzi, il Salotto Rosa con un scintillante lampadario in cristallo e la Sala del Novelli dove abbondano porcellane di Sassonia e arredi Luigi XVI.

Villa Giulia

Dalla passeggiata a mare del Foro Italico puoi accedere a Villa Giulia, parco pubblico di Palermo definito da Goethe “il più meraviglioso angolo della Terra”.
Rilassati passeggiando su vialetti costeggiati da siepi e alberi, ordinate aiuole fiorite e statue che omaggiano personaggi come Leopardi, Bellini e Donizzetti, ma anche figure mitologiche come il Genio di Palermo.
Il cuore del parco è la Fontana circolare realizzata dal Marabitti, al centro della quale la figura marmorea di Atlante regge un dodecaedro.

Santuario di Santa Rosalia

Il Monte Pellegrino ospita il Santuario di Santa Rosalia, costruito nel XVIII secolo. La chiesa ruota attorno alla grotta carsica dove la santa visse in eremitaggio gli ultimi anni della sua vita fino alla morte e dove sgorga un’acqua considerata miracolosa.
Puoi raggiungere il santuario in auto oppure attraverso la Scala Vecchia: è stata realizzata nel ‘700 in ciottoli e lungo i suoi 4km scorgerai numerose cappelle votive.
La Scala Vecchia è utilizzata dai fedeli soprattutto il 4 settembre, giorno dell’Acchianata durante il quale si celebra il culto di Santa Rosalia.

Palazzo Butera

Nel cuore di Palermo, affacciato sul mare all’altezza del Foro Italico, sorge Palazzo Butera, risalente al ‘600.
Tra le cose più interessanti che scoprirai in questa elegante residenza ci sono la volta affrescata con trompe l’oeil da Gioacchino Martorana e il Salone rosso decorato con raffinate sete cremisi.
Di grande impatto è anche il Salone d’Ingresso dei Feudi: quest’ultimo ha le pareti rivestite di legno policromo e i pavimenti con disegni geometrici realizzati con l’uso di marmi di Carrara e di Trapani.

Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino

Le marionette, che hanno nei pupi la loro versione siciliana, fanno parte del patrimonio culturale della regione.
Il Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino ti porterà alla scoperta di questo mondo fatto di fantasia e artigianalità con marionette, arredi e teatrini provenienti da tutto il mondo.
Nella Biblioteca Giuseppe Leggio potrai sfogliare antichi copioni, dispense cavalleresche del XIX secolo, manoscritti ottocenteschi e libri dedicati al mondo dei pupi e delle marionette.

Mangiare dell’ottimo street food

I mercati di Palermo sono i luoghi migliori per assaggiare lo street food palermitano.
Qui potrai scovare le autentiche arancine ripiene di carne oppure Pane, Panelle e Crocchè a base di frittelle di farina di ceci e polpette.
Lo street-food palermitano comprende anche il Panino Ca Mìevusa ovvero con la milza e lo sfincione, una sorta di pizza-focaccia condita con formaggio, cipolla e sarde.
Se invece ami i dolci non mancare un assaggio del cannolo siciliano, formato da una cialda fritta ripiena di ricotta, gocce di cioccolato e canditi.

Lascia un commento