Cose da Vedere e Fare in Indonesia
Foto di: Image by かねのり 三浦/Pixabay

L’Indonesia è un paese sorprendente sotto molti punti di vista.

È popolato da diverse etnie e vi si parlano centinaia di dialetti.

La sua natura selvaggia e spesso incontaminata è una risorsa preziosa per il pianeta. Vulcani, cascate, foreste pluviali attraversate da ponti di giunco, animali unici, come i draghi di Komodo,  sono solo alcune delle attrazioni che troverai oltre alle spiagge selvagge e il mare trasparente. Se sei un appassionato di turismo spirituale potrai vistare molti templi, tra cui il più grande tempio hindu del mondo.

La cucina indonesiana ha subito molte influenze nel corso dei secoli ed è famosa per essere speziata e saporita.

Anche fare shopping è entusiasmate per la quantità di stoffe e artigianato originale che troverai nei mercati. A questo si aggiungono tradizioni come la danza balinese e i massaggi.

Che tu decida di fare una vacanza di estremo lusso in una villa privata con servitù e piscina oppure un ritiro nella capanna di bambù nascosta dalla giungla, che sia un viaggio lungo o di pochi giorni, sarà sempre un’esperienza fenomenale e tornerai sicuramente arricchito di ricordi speciali.

 

Tempio di Tanah Lot

Si narra che il Dang Hyang Nirartha, durante i suoi viaggi, abbia una volta visto una splendida isola rocciosa vicino alla costa, e deciso di riposarsi lì. Alcuni pescatori gli portarono del cibo. Nirartha passò la notte sulla piccola isola e poi parlò ai pescatori dicendo loro di costruire un santuario su quella roccia, poiché riteneva che fosse un luogo sacro per adorare gli dei del mare. Il tempio, a circa venti chilometri a nord ovest di Denpasar a poca distanza dall’isola di Bali. È dedicato a Dewa Baruna o Bhatara Segara, il dio del mare. Tamah Lot è uno dei 7 templi dedicati al mare lungo la costa balinese. Ognuno di essi è stato costruito in modo da avere una vista su quello successivo.

 

Terrazze di riso di Tegalalang

Tegalalang forma i tre paesaggi terrazzati più belli della regione di Ubud. Da queste terrazze la vista si estende verso le altre risaie sui pendii di tutta la valle. Lungo la strada ci sono chioschi che vendono dipinti di questo incredibile paesaggio, tutto da fotografare.

Puoi fermarti presso i contadini locali per assaggiare un cocco fresco o acquistare cappelli fatti con foglie di palma. Al piccolo villaggio di Pakudui troverai una straordinaria varietà di oggetti ornamentali in legno e varie sculture create dagli artigiani. Tra i mitici leoni scolpiti, altri animali e figure umane, totem ornati, pannelli, porte, finestre, tavoli e altre opere sorprendenti – anche dinosauri su larga scala – il mitico Garuda è onnipresente in tutte le sue forme.

 

Vulcano del monte Semeru

Semeru è un vulcano attivo di Java. È anche  la montagna più alta dell’isola. Il suo nome deriva dalla mitica montagna indù-buddista di Meru o Sumeru, la dimora degli dei.

Semeru si trova all’estremità sud del complesso vulcanico di Tengger e ha una serie di laghi che si sono formati all’interno dei crateri. È un vulcano molto attivo ed è in uno stato di eruzione quasi costante dal 1967. Piccole eruzioni possono succedersi ogni 20 minuti circa. Lo si visita partendo dal villaggio di Ranu Pane a nord, e occorre seguire esattamente ciò che suggerisce la guida perché ci possono essere delle emissioni di gas velenosi. Gli indù indonesiani credono anche che la montagna sia la dimora di Shiva in Java.

 

Tanjung Puting National Park

Tanjung Puting è una destinazione turistica popolare, e per una buona ragione. È molto probabile avvistare oranghi che girano liberi, oltre a fare un viaggio fiabesco su un fiume nella giungla. Il parco è facilmente raggiungibile con voli diretti da Giacarta e Surabaya.

Il miglior modo per godersi la vista è farlo a bordo di un klotok, un vecchio traghetto a più piani che viaggia da Sungai Sekonyer al leggendario centro di riabilitazione di Camp Leakey. Puoi passare la giornata seduto sul ponte a osservare la giungla e i suoi abitanti. La barca si ferma in tre stazioni dove si fornisce cibo agli animali e lì potrai vederli da vicino. Questa visita è anche il miglior modo per percepire l’ambiente di una vera foresta pluviale.

 

Ijen Crater

Per raggiungere l’Ijen Plateau c’è un traghetto che collega i visitatori attraverso lo Stretto di Bali. Si trova a breve distanza da Bondowoso e Banyuwangi, e parte dal porto di Ketapang. Per visitare il cratere dovrai affidarti a un tour organizzato dove le guide ti forniranno delle maschere antigas, per evitare di respirare il vapori del vulcano. Di solito le escursioni si fanno di notte, perché è tutto più spettacolare. Si tratta quindi di una visita che dura 24 ore e che prevede di soggiornare nel parco.

L’escursione inizia verso le 2 del mattino percorrendo le varie bocche di lava e dura fino all’alba, da vedere dalla cima del cratere. La scalata di Ijen è molto nota tra i turisti e un po’ affollata, ma anche perché è indimenticabile.

 

Tempio di Borobudur

È il più grande tempio buddista del mondo. Da lontano offre una vista impressionante e da vicino rivela bellissime incisioni sulle pareti dell’intero complesso.

Non c’è certezza sulla data di costruzione di questo tempio, ma è sicuramente molto antico.

Forse a causa dei terremoti, oppure per via della religione islamica diventata predominante, fu abbandonato e la giungla l’ha completamente ricoperto, per almeno cinquecento anni.

Riscoperto nel 1814, fino al 1975 ci sono stati solo piccoli restauri e molto del tempio è stato saccheggiato. In seguito è subentrata l’UNESCO. Oggi è visitabile e c’è un percorso spirituale da seguire, in uno scenario unico nel suo genere. Vai al mattino presto: eviterai la folla e il caldo e potrai godertelo in pace.

 

Mangiare indonesiano

In un Paese di 6000 isole e 300 gruppi etnici, parlare di “cibo indonesiamo” è difficile: ogni isola, ogni cultura, ha delle varianti. Molti elementi della cucina cinese sono stati assorbiti, assieme a quella indiana e di Sumatra. Infine arrivarono spagnoli, portoghesi e olandesi ad aggiungere il loro tocco.

L’Indonesia è la patria del Sate, carne marinata e cotta nelle spezie. Il piatto nazionale ufficiale dell’Indonesia, tuttavia, è Tumpeng, un cono di riso con contorno di verdure o carne. La spezie sono determinanti nel sapore ed è probabile che tu non riesca mai ad assaggiare un satay o un tumpeng simile al precedente. Il cibo di strada è molto diffuso e potrai toglierti molti sfizi spendendo pochissimo e mangiando alimenti freschi.

 

Ubud fra arte e cultura

Ubud è nota a Bali per essere un luogo ricco di attrazioni culturali. Visita il pittoresco Agung Rai Museum of Art, dove ci sono 3 gallerie che mettono in mostra oggetti di artigianato indonesiano, quadri moderni e stoffe, assieme ai quadri di alcuni pittori stranieri. Qui si può anche assistere a estemporanei spettacoli di danza balinese e concerti.

Visita il Gunung Kawi, con i suoi templi, le fontane e i giardini. Ci sono molti altri musei, e alcuni ospitano opere importanti, ma se vuoi anche goderti anche un po’ di aria e sole non mancare Il Sarawasti Temple e i suoi stagni di loto curatissimi, che assieme all’architettura particolare creano un’atmosfera che rispecchia bene lo spirito di questa terra. Rimani la sera per lo spettacolo di danze tradizionali.

 

Weekuri Lake

Il lago Weekuri si trova a circa 45 minuti di auto a ovest di Tambolaka, nel distretto di Kodi vicino al villaggio di Mandorak. È senza dubbio una delle migliori attrazioni naturali dell’Indonesia. È circondato da scogliere alte 10-15 metri  ed è alimentato da onde che penetrano attraverso le fessure e vanno a creare una pozza d’acqua cristallina. Nuotare nel lago di fondo sabbioso è un’assoluta delizia e nelle zone più profonde ci sono coralli e pesci colorati da osservare con la maschera. A circa 250 metri verso nord c’è un piccolo lago d’acqua dolce dove vive una colonia di scimmie mentre in mare è facile avvistare dei delfini nell’acqua sottostante. Nelle vicinanze c’è anche Mandorak beach, una spiaggia piccola ma molto bella, con una grotta dove si può nuotare.

 

Rilassarsi alle isole Gili

Le isole Gili sono un parco naturale protetto dove si possono fare delle immersioni indimenticabili. Si alloggia in bungalow, non c’è traffico di automobili, ci sono tramonti in spiaggia speciali da contemplare bevendo qualcosa in un chiosco. Si fa vita immersa nella natura e si passa la giornata in barca a visitare le singole isole a guardarne la fauna particolare fermandosi a passeggiare su spiagge bianche lambite da acqua trasparente. A Gili Meno, dove ci sono degli abitanti stabili, l’artista Caires Taylor ha creato a 3 metri di profondità uno dei suoi complessi statuari osservabili con la maschera, che rappresenta il cerchio della vita: statue di uomini e donne ad altezza naturale che si abbracciano formando un cerchio. Le statue sono di cemento, adatto alla crescita della barriera corallina.

 

Andare a Komodo e vedere i draghi

Tieni presente che i draghi di Komodo esistono da qualche milione di anni, molto prima della razza umana; che sono rimasti isolati in questo solo posto del mondo, senza predatori, e solo così hanno potuto preservarsi dall’estinzione. Che un umano per loro è un cibo come un altro, e in passato si sono certamente cibati anche degli umani che passavano di lì. Ecco: a questo punto calcola quanti umani nel corso della storia hanno potuto vedere un drago di Komodo e raccontarlo. Volendo, potresti essere uno di quelli.
Lucertoloni enormi, veloci e letali, vivono liberi a Komodo. Hanno denti lunghissimi e corrono, ma quello che più è letale è la loro saliva piena di batteri. I ranger che ti accompagneranno hanno tante storie su di loro da raccontare.

 

Diving a Raja Ampat

Se sei un appassionato di diving questo è il tuo paradiso. In un vasto arcipelago di isole quasi disabitate e spiagge deserte c’è la fauna marina più ricca del mondo. Osservare centinaia di pesci diversi, più svariati tipi di corallo e molluschi e persino il raro squalo Wobbegong  in una sola immersione, è la normalità. La visibilità è quasi sempre ottima, nonostante siano proprio le correnti a portare il nutrimento in questa zone e a garantire tale stupefacente biodiversità in perfetta salute. Il consiglio è quello di fermarsi alcuni giorni soggiornando in uno dei pochi resort a disposizione e partecipare alle escursioni su barche che di solito partono da Sorong.

 

Monte Bromo

Il Monte Bromo è parte del massiccio del Tengger assieme Semeru, Batok and Widodaren. È all’interno del Bromo Tengger Semeru National Park in una pianura chiamata Sea of Sand a est di Java. Lo si raggiunge con circa quattro ore d’auto da Surabaya. Un tour del Monte Bromo di solito dura una giornata e un buon punto d’accesso è Probolinggo. La camminata al cratere non è difficile, ma il sentiero è sabbioso e c’è molta polvere nell’aria, quindi è meglio avere almeno un bandana che copre naso e bocca nei momenti di maggiore vento. Una volta in cima il fumo esce dal cratere e c’è il tipico odore di zolfo. Si sale di notte per poi vedere l’alba dalla cima.

 

Fare surf a Kuta

In passato Kuta era un villaggio di pescatori, ma oggi è una famosa destinazione per surfisti, sia principianti, sia esperti. I principianti prendono lezioni nelle acqua vicine alla spiaggia, mentre gli esperti si fanno portare in barca oltre la barriera corallina, in pieno oceano.

Il momento migliore per andare là è durante la stagione secca. Ci sono molti stand lungo la spiaggia che offrono lezioni di surf a buon prezzo. Imparare a stare sulla tavole con le onde piccole non è difficile: dopo pochi minuti di lezione puoi provare subito e spesso con grande soddisfazione. Proteggiti con una crema solare: l’incidente più frequente per i principianti di surf sono le scottature  per via dell’entusiasmo che li pervade e li fa stare ore in acqua senza sentire che il sole brucia.

 

Candi Prambanan

Candi Prambanan è famoso per essere uno dei più grandi templi Hindu del mondo. I suoi muri presentano bassorilievi dell’epica Ramayana ispirata al famoso balletto, che viene qui eseguito circa 15 volte al mese in un teatro all’aperto. Particolarmente bella è la performance durante le notti di luna piena.

Rakai Pikatan della dinastia Sanjaya iniziò a costruire il tempio a metà del nono secolo e la costruzione fu perpetrata dai suoi successori. Prambanan è un complesso di centinaia di templi divisi in zone esterne e interne dedicate alle tre divinità Hindu: Siva, Brahma e Vishnu. Il tempio più grande è dedicato a Siva.

 

Yogyakarta

Yogyakarta si trova nell’isola di Java ed è il cuore culturale dell’Indonesia, con i suoi templi, le numerose montagne tra foreste e cascate. Ci sono moltissime cose che puoi fare e dipende dal tempo che hai a disposizione. Puoi dedicarti al “Termple hopping” e visitare Borobodur, il tempio Prambanan e Ratu Boko; scalare il monte Merapi o i ‘tree photo spots’ al Kalibiru National park. C’è anche un deserto di dune nelle vicinanze, chiamato Gumuk Pasir nel quale si può fare surf sulla sabbia oppure puoi scegliere di discendere un fiume su un grande salvagente di gomma e passare attraverso delle grotte. Per chi ama lo shopping a Yogyakarta c’è Malioboro road dove il mercato è sempre aperto e puoi approfittare per assaggiare anche dello street food.

 

Papua indonesiana

Papua è uno dei posti più belli del mondo dal punto di vista naturalistico. Ti basterà vedere dall’aereo la distesa di isole ricoperte di jungla in mezzo a un mare dai colori incredibili per capire che non ce ne sono di simili. Ha un numero bassissimo di abitanti, alcuni appartenenti a tribù non civilizzate che parlano dialetti diversi (ne sono stati contati 250) e vivono in condizioni molto particolari. Una fauna e flora ricchissime con molti esemplari endemici costituiscono un vero patrimonio mondiale della diversità.

Il territorio offre una straordinaria varietà di paesaggi: dalla cima del Puncak Jaya (5050 metri) con i suoi nevai, agli arcipelaghi di Biak e Raja Ampat, vicino all’Equatore.

 

Rainforest Canopy a Kalimantan

Parte della foresta pluviale del Borneo si trova in Indonesia e offre l’occasione di esplorazioni epiche. Puoi viaggiare qui dei mesi senza incontrare turisti e anche le città sono poco frequentate da stranieri.

L’ambiente è minacciato dal turismo e dallo sfruttamento delle risorse perciò ricorda di essere rispettoso di questo grande tesoro mondiale. La comunità indigena di Kalimatan è quella dei Dayak e si possono vedere ancora alcune loro case lungo il fiume. Il ponte su giunchi fissato a un’altezza di circa 30 metri, si trova a 60 km da Balikpapan e ti conviene raggiungerlo con un’escursione organizzata. Fa un po’ paura ma è sicuro e ti permette di osservare la foresta dall’alto.

 

Guardare un concerto a Saung Angklung Udjo

L’Anglkung è uno strumento musicale tradizionale in bambù. Saung Angklung Udjo è una manifestazione culturale che ospita spettacoli di danze, un laboratorio di artigianato per la lavorazione del bambù e un laboratorio per strumenti musicali, sempre di bambù. Oltre a ciò, la presenza di Saung Angklung Udjo a Bandung ha acquisito importanza come evento di preservazione e sviluppo della cultura sundanese, attraverso strutture di istruzione e formazione. Lo spettacolo è rutilante, molto coinvolgente ed emozionante. Piace in particolare ai bambini del posto che sono coinvolti nell’imparare a suonare lo strumento. Se vuoi scoprire qualcosa a proposito di questa cultura si tratta di una bella occasione da non perdere.

 

Alloggiare in una villa con piscina

È di moda passare la luna di miele o un anniversario particolarmente importante in una lussuosa villa con piscina in posti paradisiaci. L’Indonesia ultimamente si è molto attrezzata per questo tipo di turismo, avendo anche grandi spazi disponibili. Le ville sono tutte grandi e ariose, arredate in modo scenografico e con design sorprendente. Lo spazio privato si estende alla piscina che spesso ricorda quella di una spa. Nel prezzo è incluso un servizio di personale, per le pulizie e i pasti che possono essere organizzati in spiaggia, con tavolo personale, tovaglia candida e lume di candela. I prezzi, vista la lussuosità dell’offerta hollywoodiana, non sono particolarmente alti e partono da circa 150 euro al giorno fino ad arrivare a 600 per ville con 5 stanze da letto.

 

Trekking a Kelimutu (Flores)

Il Mount Kelimutu (1700 metri circa) è un vulcano dell’isola di Flores che ha la particolarità di avere tre laghi di tre colori differenti. Uno  di questi, il Tiwu ata Mbupu (il lago degli anziani) è solitamente di colore blu.  Gli altri due laghi, il Tiwu Nuwa Muri Koo Fai ( Il lago degli uomini e delle donne giovani) e il Tiwu Ata Polo (Il lago incantato) sono separati soltanto dal bordo di un cratere e sono rispettivamente di colore verde o rosso. Si tratta di un fenomeno naturale legato alla crescita di particolari microalghe o all’infiltrazione di particolari minerali. I locali considerano questo un luogo di riposo per le anime dei morti. I colori dei laghi cambiano spesso e velocemente e a volte sono persino neri.

 

Tana Toraja

Tana Toraja è un sito protetto tra le montagne dello Sulawesi ed è la terra del popolo Toraja. Apertisi al mondo moderno dopo lungo isolamento i Toraja mantengono ancora molte delle loro tradizioni e rituali. Credono di essere discendenti di creature celesti che in passato decisero di stabilirsi in questo posto dalla natura meravigliosa. Molti dei rituali Toraja sono incentrati sulla morte, i sacrifici animali, la sepoltura e la mummificazione.
La campagna circostante è idilliaca, bagnata dal fiume Sa’dan e la si attraversa raggiungendo Tana Toraja da Makassar in autobus o con mezzi privati. Il numero di bus che si dirigono a Tana Toraja dipende dal numero di passeggeri, quindi è bene informarsi sul luogo prima di decidere per l’escursione.

 

Kelingking Beach dalla terrazza panoramica

Kelingking Beach è una spiaggia dell’isola di Nusa Penida circondata da una scogliera che vista dall’alto ha la forma della testa di un dinosauro. Il percorso per arrivare a vederla dall’alto è di trekking relativamente facile, ma prima di cedere alla voglia di avventura e scendere per raggiungere la spiaggia chiara e le sue acqua trasparenti, per farti un bagno o per fare un po’ di snorkeling, verifica di avere le scarpe adatte e di essere provvisto di una scorta d’acqua. La discesa è ripida, lunga e faticosa e c’è da mettere in conto anche il ritorno. Non sono pochi quelli che a metà strada si scoraggiano e tornano indietro.

 

Bere un Kopi Luwak

Il Kopi Luwak è un caffè ottenuto da bacche che sono state mangiate e defecate da un piccolo viverride, chiamato civetta delle palme. È uno dei caffè più costosi del mondo (può costare più di 5 dollari a tazza) ed è una tradizione relativamente recente dell’Indonesia, di Java e Sumatra. Le Filippine e il Vietnam producono un caffè simile. La bacca perde parte della sua amarezza durante il processo digestivo, di conseguenza il sapore di questo caffè è meno amaro di quello normale. Le associazioni animaliste sono molto attive contro lo sfruttamento delle civette delle palme che sono allevati appositamente per questo e nutriti prevalentemente con queste bacche, pur essendo parzialmente carnivori.

 

Comprare un Sarong

Il Sarong è un rettangolo di stoffa solitamente molto colorata in cotone o rayon. La gente in Indonesia lo usa da sempre per molteplici impieghi. Un comodo vestito (sapendolo annodare), una gonna, un telo da spiaggia, una copertina per il picnic, un telo per riparare dal sole, una piccola amaca per trasportare bambini e soprattutto un velo da mettere addosso per visitare i templi. I sarong costano poco, sono degli ottimi regali da portare a casa, ma soprattutto, grazie alla loro bellezza e leggerezza, sono molto versatili. Portane sempre uno con te nello zaino, quando sei in Indonesia, soprattutto quando visiti luoghi sacri. Ti tornerà utile in molti modi. Ne trovi in quantità nei mercati, dove ci si aspetta che tu contratti un po’ il prezzo.

 

Imparare l’arte del batik

Quando si è in Indonesia non è difficile trovare in città chi proponga corsi di batik, poiché si tratta di una forma di diffusione culturale promossa dal governo. C’è una lunga storia di produzione di batik in questa nazione e ogni regione ha uno stile differente. La produzione di batik artigianale indonesiano viene praticamente tutta dai corsi proposti nel Paese che si svolgono in piccoli laboratori artigianali. Innanzitutto si scalda la cera e poi si usano dei bastoncini di legno per “scrivere a cera sulla stoffa”. La stoffa successivamente è immersa in bagni di colore che non impregnano le parti coperte dalla cera, e che creeranno un disegno in negativo. Questo processo può essere eseguito più volte, anche annodando certe parti della stoffa. Infine la stoffa vene fatta bollire per sciogliere la cera.

 

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